Un po' di storia
Il nome di Trivolzio deriva molto probabilmente dal latino Trifurcium, ossia "trivio', punto d'incontro di tre strade. E` un nome che ricorre piuttosto frequentemente, in diverse varianti, come testimoniano, per fare solo qualche esempio vicino a noi, Triulzo (frazione di San Donato Milanese, non lontana dall'Abbazia di Chiaravalle), Triulza presso Codogno e l'attributo di Locate Triulzi, strettamente legato anche al cognome della famiglia Trivulzio.
La posizione di Trivolzio avvalora quest'ipotesi. Non possiamo identificare con assoluta certezza le tre antiche strade del trivio. Chi veniva da Pavia, una volta arrivato a Trivolzio, poteva proseguire dritto verso Casorate, o girare a sinistra in direzione del Ticino, o a destra verso Villarasca ed altre piccole località della campagna pavese settentrionale.
La strada diretta al Ticino correva per intero nel territorio di Trivolzio. Quella rivolta a nord est puo` forse essere identificata con l'antichissima via ad Cerrum, citata da alcuni autori. Oltre ad un possibile riferimento all'attuale cascina Cerro, in comune di Battuda, ricordiamo che la campagna abbondava ovunque di cerri e di querce.
Le origini
Non abbiamo alcun indizio dell'esistenza di Trivolzio durante l'alto medioevo. Il piu` antico documento che citi il nome del paese e` un diploma del Vescovo di Pavia Rainaldo, il quale nel 1045 concesse alla Canonica di San Giovanni Domnarum di Pavia, fra vari altri beni, un terreno incolto posto fra la scomparsa localita` di Agello, Marcignago e Trivolzio.
Il secondo documento conosciuto riguarda un altro Vescovo di Pavia, Bernardo, il quale acquisto` nel dicembre 1129 la meta` d'una torre nel castello di Tregocio. Nel 1170 un documento del monastero pavese di San Pietro in Ciel d'Oro cita Bonzo di Trivolzio fra le coerenze di un terreno di proprieta` del monastero stesso (a meridie terra Bonzi de Tragozo).
Negli archivi di San Pietro in Ciel d'Oro un altro documento si riferisce alla strada che conduceva al paese. In un'investitura fatta da quell'Abate nel 1179, fra le coerenze di due mansi di terra nella campagna pavese, compaiono da una parte la strada di Trivolzio (strada Tregocii), dall'altra la strada di Quinto. La strada di Trivolzio appare fra le carte di San Pietro in Ciel d'Oro altre due volte. Nel 1210, in un'investitura in cui forse appare la localita` destinata a diventare Torre d'Isola, dove la strada stessa e` presa come indicazione di confine: a strata Tregotii versus Papiam.
Nel 1233, per definire due mansi di terra che sono identificabili con quelli del 1179 oppure sono nelle loro vicinanze: super Calvenciam in via de Trigocio. Gli stessi beni del 1179 appaiono, sempre a proposito del monastero pavese, in un'investitura del 1256 (sono posti a levante della strada Tregoltii). Questi accenni, cosi scarsi, dicono di una strada che conduceva a Trivolzio.
Nel 1181 l'elenco dei pagamenti delle tasse di fodro e giogatico contiene anche la menzione di Trivolzio, che compare ancora, a proposito del suo confine verso il territorio della scomparsa localita` di Torago, in un atto del 1229.
Il nome di Trivolzio deriva molto probabilmente dal latino Trifurcium, ossia "trivio', punto d'incontro di tre strade. E` un nome che ricorre piuttosto frequentemente, in diverse varianti, come testimoniano, per fare solo qualche esempio vicino a noi, Triulzo (frazione di San Donato Milanese, non lontana dall'Abbazia di Chiaravalle), Triulza presso Codogno e l'attributo di Locate Triulzi, strettamente legato anche al cognome della famiglia Trivulzio.
La posizione di Trivolzio avvalora quest'ipotesi. Non possiamo identificare con assoluta certezza le tre antiche strade del trivio. Chi veniva da Pavia, una volta arrivato a Trivolzio, poteva proseguire dritto verso Casorate, o girare a sinistra in direzione del Ticino, o a destra verso Villarasca ed altre piccole località della campagna pavese settentrionale.
La strada diretta al Ticino correva per intero nel territorio di Trivolzio. Quella rivolta a nord est puo` forse essere identificata con l'antichissima via ad Cerrum, citata da alcuni autori. Oltre ad un possibile riferimento all'attuale cascina Cerro, in comune di Battuda, ricordiamo che la campagna abbondava ovunque di cerri e di querce.
Le origini
Non abbiamo alcun indizio dell'esistenza di Trivolzio durante l'alto medioevo. Il piu` antico documento che citi il nome del paese e` un diploma del Vescovo di Pavia Rainaldo, il quale nel 1045 concesse alla Canonica di San Giovanni Domnarum di Pavia, fra vari altri beni, un terreno incolto posto fra la scomparsa localita` di Agello, Marcignago e Trivolzio.
Il secondo documento conosciuto riguarda un altro Vescovo di Pavia, Bernardo, il quale acquisto` nel dicembre 1129 la meta` d'una torre nel castello di Tregocio. Nel 1170 un documento del monastero pavese di San Pietro in Ciel d'Oro cita Bonzo di Trivolzio fra le coerenze di un terreno di proprieta` del monastero stesso (a meridie terra Bonzi de Tragozo).
Negli archivi di San Pietro in Ciel d'Oro un altro documento si riferisce alla strada che conduceva al paese. In un'investitura fatta da quell'Abate nel 1179, fra le coerenze di due mansi di terra nella campagna pavese, compaiono da una parte la strada di Trivolzio (strada Tregocii), dall'altra la strada di Quinto. La strada di Trivolzio appare fra le carte di San Pietro in Ciel d'Oro altre due volte. Nel 1210, in un'investitura in cui forse appare la localita` destinata a diventare Torre d'Isola, dove la strada stessa e` presa come indicazione di confine: a strata Tregotii versus Papiam.
Nel 1233, per definire due mansi di terra che sono identificabili con quelli del 1179 oppure sono nelle loro vicinanze: super Calvenciam in via de Trigocio. Gli stessi beni del 1179 appaiono, sempre a proposito del monastero pavese, in un'investitura del 1256 (sono posti a levante della strada Tregoltii). Questi accenni, cosi scarsi, dicono di una strada che conduceva a Trivolzio.
Nel 1181 l'elenco dei pagamenti delle tasse di fodro e giogatico contiene anche la menzione di Trivolzio, che compare ancora, a proposito del suo confine verso il territorio della scomparsa localita` di Torago, in un atto del 1229.